Louis Poulsen Flindt applique Ø40cm bianco 2.700K

Applique LED Flindt di design suggestivo - Ø 40 cm

Una perfetta armonia di curve, proporzioni e luce: per ottenerla, il designer danese Christian Flindt si è servito di tecnologia software, modernissima stampa 3D e pressofusione metallica. L'applique LED Flindt fa parte della serie di lampade firmate dal designer danese Christian Flindt per la casa produttrice Louis Poulsen. Si può montare non solo all'interno ma anche all'esterno in quanto costruita in grado di protezione IP65.

Il corpo illuminante sembra quasi una presenza eterea. Questa illusione è dovuta ai due elementi ellittici che si sovrappongono staccandosi leggermente dal fissaggio sulla parete. Il lato superiore si apre lasciando fuoriuscire verso il basso la luce emessa dalle sorgenti LED. Flindt descrive un cerchio perfetto che forma un suggestivo anello luminoso plasmato dalle forme concave e convesse. La luce si diffonde in forma diretta ma in parte anche verso l'alto e verso il retro, formando un effetto molto accogliente.

Dopo aver concluso gli studi nella scuola di architettura di Århus, il designer Christian Flindt ha aperto un suo studio (2002). Sviluppa mobili innovativi che testimoniano il suo coraggio di sperimentare, come ad esempio le sue sedie sculturali Orchid, Riple e Light Lounger. Ha già esposto in tutte le fiere del mondo e nel 2005 ha vinto il premio di design Bo Bedre. La serie di lampade Flindt, finora composta da un modello da pavimento, due a sospensione e da un lampioncino, l'ha firmata per il produttore danese Louis Poulsen. Per questa serie ha vinto il premio di design Bolig Magasinet.

La società Louis Poulsen, fondata nel 1874, lavora seguendo il principio del design scandinavo "la forma segue la funzione". Le sue lampade sono sempre concepite con un design essenziale e per un'atmosfera piacevole. Il suo assortimento di prodotti nasce da collaborazioni con architetti contemporanei e del passato, ad esempio Poul Henningsen, Arne Jacobsen, Alfred Homann, Verner Panton, Øivind Slaatto.